[Cinquanta Sfumature di Bianco]
I genitori e “le vecchie zie”

Come possono i futuri sposi gestire i genitori e le vecchie zie impiccione, dispensatori di millemila consigli non richiesti?

In realtà di vecchie zie, intese come  anziane zitelle impiccione e incartapecorite ne esistono sempre meno, ma ricomprendiamo nella categoria “genitori e vecchie zie” tutti quei parenti e/o amici, più o meno giovani, che in occasione del vostro matrimonio subiscono una strana mutazione che li porta a diventare un misto tra una Cassandra casalinga e una divinità onnisciente che tutto conosce e che tutto sa!

Come gestire queste “presenze”, questi genitori e le vecchie zie?

Per arginare la, seppur in buona fede, esuberanza e invadenza dei genitori e le vecchie zie è importante prepararsi con un set di risposte che non vi facciano soccombere e mettano fine a qualsiasi discussione.

In tutti quei  casi in cui vogliono assolutamente imporvi LORO scelte per il VOSTRO matrimonio, dovete riprendere in mano le redini delle decisioni e ribadire che è il vostro matrimonio, che “sì, grazie per il consiglio, ci penserò sicuramente”, ma la decisione finale spetta solo a voi. Se poi questi consiglieri sono già sposati ricordate loro che il matrimonio come volevano loro l’hanno già fatto e che probabilmente nessuno ha interferito con le loro decisioni.

Beninteso, i consigli, gli aiuti, i suggerimenti, anche le critiche o una visione più distaccata sono sempre ben accetti. Ma quando incontro coppie che non possono scegliere liberamente come realizzare il loro matrimonio perché vogliono (o debbono) accontentare questo o quest’altro parente o amico, mi viene un po’ di rabbia. In fondo, quante occasioni si hanno nella vita di poter organizzare una festa esattamente come si vuole?

Con questo non giustifico assolutamente quelle coppie che impongono le loro scelte (bizzarre) come piccoli imperatori viziati, non tenendo conto del benessere dei propri invitati. Un orecchio ai consigli di chi c’è già passato o di chi sarà invitato è sempre bene prestarlo.

Se gli sposi decidono liberamente quello che vogliono, saranno pienamente consapevoli, padroni e responsabili delle proprie scelte e non potranno mai rimproverarsi “ah, se l’avessimo fatto come dicevamo noi!”. Sia che le scelte incontrino l’approvazione e i gusti di tutti (difficile) o no,  il risultato sarà comunque come lo volevano gli sposi, sarà qualcosa che li rappresenta pienamente e sapranno dare le giuste spiegazioni a chi avanzerà critiche su questo o quell’aspetto dell’organizzazione.

Un discorso a parte lo riservo ai genitori: trovo che sia un gesto di delicatezza coinvolgerli nell’organizzazione, ascoltare i consigli, condividere con loro le scelte, soprattutto – ma non solo – se contribuiscono alle spese del matrimonio. Anche in questo caso però è importante non soccombere  alle loro richieste o pretese ed avere sempre presente che è il vostro matrimonio, non le seconde nozze dei vostri genitori!

… e se proprio non sapete come fronteggiare le pressioni “esterne” potete sempre dire “pensa a tutto la mia Wedding Planner!”

E magia, ogni cosa è risolta!

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