Un altro dettaglio che occupa i pensieri dei futuri sposi è la scelta delle bomboniere.
Partiamo con chiarire il significato delle bomboniere: il termine bomboniera deriva dal nome francese “bon-bon” che significa dolcetto, nasce come piccolo e solitamente prezioso contenitore di dolci, donato con funzione augurale e a volte con valenza di portafortuna. Nel ‘700 divenne di moda da parte dei nobili regalare dei cofanetti contenenti piccole prelibatezze e questa usanza si è mantenuta nel tempo, diventando poi una tradizione tutta italiana quella di distribuire confetti a tutti gli invitati.
Il suo significato oggi è duplice: da un lato la bomboniera è un souvenir, donato agli invitati come ricordo della giornata trascorsa e dell’evento vissuto insieme; dall’altro, è un ringraziamento agli invitati stessi, per la loro presenza e i loro doni. Di norma la bomboniera utilizzata nei matrimoni contiene – oltre a un bigliettino con il nome di sposa e sposo e la data del matrimonio – 5 confetti bianchi: un numero dispari e indivisibile (così come il matrimonio), che si dice rappresentino le doti indispensabili per un’auspicabile vita coniugale: salute, felicità, fertilità, longevità, ricchezza.
Quindi, riassumendo, è un regalo, un dono, un piccolo pensiero che gli sposi decidono di fare per ringraziare i propri ospiti al matrimonio e lasciare loro un dolce ricordo.
Con questa premessa già si possono affrontare alcune questioni:
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È un regalo e come tale deve essere sentito da parte di chi lo fa e fatto per dare piacere a chi lo riceve. Concetto noto e scontato, ma equilibrio difficilissimo da raggiungere per un matrimonio!
– È un pensiero che gli sposi fanno volentieri, visto che non tutti fanno il bel gesto (purtroppo caduto in disuso) di mandare di ritorno dal viaggio di nozze un bigliettino di ringraziamento, è l’unica occasione per gli sposi di ringraziare tutti quelli che hanno fatto un regalo.
– In linea di principio, visto che è un regalo, non posso decidere di usare il budget destinato alle bomboniere per fare beneficenza. Anche se è un gesto bellissimo ricordarsi in un giorno di felicità di chi è più sfortunato, non è, secondo me, molto elegante, destinare alla beneficenza proprio i soldi che si sarebbero spesi per il regalo agli invitati, o almeno non tutti. Un buon compromesso può essere di riservare una parte per la beneficenza e accompagnare la spiegazione del proprio gesto con comunque un piccolo ricordo. Ma ricordatevi che anche questo escamotage non vi garantirà di non ricevere critiche! (la più probabile, “la beneficenza si fa senza dire niente, non si sbandiera…”)
– Per rispettare la tradizione i confetti devono esserci. Il mondo dei confetti è in costante evoluzione e merita un post tutto per sé!
Chiarito questi paletti di riferimento e di, se vogliamo chiamarlo così, galateo, possiamo dedicarci a quali tipi di bomboniere. C’è una possibilità infinita!
Per comodità io le divido in 5 categorie:
piccoli oggetti d’argento, di vetro, soprammobili preziosi,… quello che i detrattori definiscono “acchiappa polvere”. Personalmente, anche se mi rendo conto che non sono oggetti per lo più utilissimi, secondo me hanno comunque un loro fascino! Un bel oggetto è un bel oggetto. In questa categoria più che in altre, la differenza la fa la qualità dell’oggetto che lo fa passare da “bel oggettino” a “cianfrusaglia”!
piccoli oggetti per la casa, la cucina, per il tempo libero, libri, cd. Non per forza preziosi, ma quegli oggetti che possono sempre tornare utili. Se il pro è che sono sicuramente pratici e mediamente apprezzati, il contro è che si rischia di regalare oggetti dozzinali o ripetitivi (quanti portachiavi, coppia sale e pepe, svuota tasche, … sono tornati a casa con voi dopo i matrimoni?
qualcosa che si andrà a consumare nel tempo. Fanno parte di questa categoria un sacco di proposte dalle marmellatine, ai liquori, alle bottiglie di aceto balsamico, al té, al vino, … Personalmente mi sono un po’ stancata dell’idea “miele” , ma trovo comunque un’opzione carina la scelta della bomboniera “commestibile”. L’unico neo è che prima o poi (si spera) verrà consumata e con lei il ricordo del matrimonio.
piante, piantine grasse, vasi con terra e semi, piantine da seminare, … insomma tutto quello che si riferisce ad oggetti “vivi” e verdi. Secondo me è una scelta molto carina, che prolunga il ricordo del matrimonio e che ha una valenza particolarmente ecologica e, se si associa al linguaggio dei fiori, anche con dei significati precisi.
tutta quella oggettistica che si rifà al mondo equosolidale, alle onlus e agli enti benefici in generale. Con la premessa di cui sopra, anche questo è un modo di rendere partecipi gli invitati delle proprie scelte.
Ovviamente all’interno di ogni categoria le possibilità di scelta sono moltissime, per ogni gusto e tipo di spesa.
Trasversale invece al mondo della bomboniera inteso come “oggetto”, c’è la questione dei confetti e dei porta confetti. Risulta molto gradito agli invitati poter godere della cosiddetta “confettata” – ossia una selezione di tanti tipi di confetti, dai gusti differenti, tutti molto golosi – che ha conosciuto negli ultimi anni una crescente diffusione.
Ma confetti e confettata meritano un post dedicato!
Voi cosa scegliete?
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