Innanzitutto iniziamo con il chiarire cos’è il guest book: è una specie di diario, quaderno e letteralmente “libro degli ospiti” in cui gli invitati ad un matrimonio sono invitati a lasciare un loro messaggio per gli sposi.
Dalla formula più tradizionale di un bel libro lasciato a disposizione degli invitati, negli anni si sono sviluppati – per fortuna – moltissime varianti.
Perché accolgo con favore le modalità alternative? Perché prima ancora di essere WP, sono stata e sono invitata e non dimentico mai che una coppia di sposi, pur volendo soddisfare i propri desideri non deve dimenticarsi che non può “scocciare” troppo i propri ospiti. Mi riferisco alla richiesta di scrivere ancora un pensiero originale, simpatico e sentito, dopo che si è scritto già il bigliettino di accompagnamento per il regalo, dopo che magari si è anche letto qualcosa durante la celebrazione… ammettiamolo, trovare qualcosa di originale su due piedi durante il ricevimento non è da tutti e il vino e le libagioni di certo non aiutano!
Quindi, cosa ci può essere che rimanga come ricordo agli sposi degli invitati al proprio matrimonio, ma che non li costringa a sforzi letterari?
Di seguito un elenco (assolutamente non esaustivo, visto che ogni giorno ci sono novità, per fortuna!) di possibili alternative:
– Di stampo nordeuropeo, si mettono a disposizione degli invitati tanti quadrati di stoffa con pennarelli per stoffa e si chiede ad ognuno di lasciare un disegno, un messaggio, una firma. I vari quadrati di stoffa in un primo momento saranno appesi ad un filo, proprio come dei panni stesi, per permettere a tutti di vedere le varie “creazioni” e una volta finiti i festeggiamenti del matrimonio, gli sposi li cuciranno tutti insieme per farne un copriletto (se gli invitati hanno risposto in massa all’invito) o qualcosa di più piccolo. Voi obietterete che in realtà non cambia molto dal guest book tradizionale, perché anche qui c’è da scrivere se non da disegnare! Sicuramente è vero, ma ritengo che il supporto (la stoffa) il fatto che si possa anche solo lasciare una firma, sia più facilitante e invogliante per gli invitati! Provare per credere!
in questo caso il guest book si trasforma in un disegno incompleto (un albero senza chioma, un mazzo di palloncini solo con i fili, …) che verrà completato con le impronte digitali degli invitati. L’impronta è unica, non ci sono due persone con la stessa impronta digitale. In questo modo si sottolinea l’unicità dei propri invitati (che però per comodità vi apporranno vicino la propria firma in lettere per renderle riconoscibili) e si costruirà un bel quadro in cui la chioma o i palloncini saranno rappresentati dalle varie impronte. Per poter fare questo guest book è importante mettere a disposizione degli ospiti tutto l’occorrente (disegno unico da completare, tamponi di inchiostro per le impronte, biro, fazzolettini per pulirsi, …), avendo attenzione di non rischiare che si macchino con inchiostri indelebili. Il risultato finale che rimane agli sposi è veramente molto carino e anche gli invitati sono coinvolti con un gesto molto semplice, che però lascia spazio anche agli animi più estrosi.
Altresì chiamato da noi “Una posa per gli sposi”, ma che ha altri nomi nella tradizione anglosassone (photo booth). Si mette a disposizione degli invitati un mini set fotografico (decideranno gli sposi in base al tipo di ricevimento che hanno l’ambientazione del set) o con un fotografo in carne ed ossa (preferibile) o con una macchina automatica su un cavalletto (low cost), si metterà a disposizione degli invitati una lavagnetta su cui poter scrivere i propri messaggi, oppure dei travestimenti, delle cornici, … tutto quello che la vostra fantasia e la vostra ambientazione vi suggerisce. Alla fine agli sposi rimarranno una serie di foto degli amici e parenti che si saranno messi in gioco e vi avranno lasciato dei ricordi molto personali! La modalità simile, ma non altrettanto efficace, delle macchinette usa e getta lasciate agli invitati l’ho già “demolita” in un post precedente.
è carino mettere a disposizione degli amici una serie di cartoline (ne esistono anche di quelle totalmente bianche, in cui si possono fare disegni dove di solito c’è l’immagine) che potranno scrivervi e “inviarvi” a casa – sarà cura di qualcuno raccoglierle a fine ricevimento e imbucarle – così al ritorno dal viaggio di nozze vi aspetteranno gli auguri e i ricordi dei vostri invitati.
su cui gli invitati lasciano la propria firma, un messaggio, un disegno. Unico rischio è che spuntino barba e baffi alla sposa! Una variante può essere la modalità puzzle, dove dietro ad ogni tessera, gli invitati lasciano il proprio segno.
questo non si può considerare proprio un guest book, visto che agli sposi non rimane niente in mano, ma lanciare le lanterne volanti o palloncini su cui sopra sono scritti degli auguri per gli sposi è comunque ben augurante!
Queste sono le modalità più diffuse, ma sicuramente ne esistono altre. L’importante è coinvolgere gli invitati con una attività che li stimoli, li diverta, permetta a tutti di esprimersi (dai più creativi a quelli più concreti) non li obblighi ad attività lunghe e noiose e soprattutto il cui risultato sapete che riguarderete con piacere negli anni.
Avete altre idee? Il vostro guest book come sarà?
Fatemi sapere!
Alla prossima!
– una panchina, possibilmente in legno non trattato, sulla quale i vostri amici scriveranno i loro nomi e le loro dediche. Risultato, gli sposi avranno un bellissimo ricordo che rimarrà nel tempo, sarà utilizzato e chi andrà a trovarli potrà ammirare!
– un vaso pieno di sassi abbastanza grandi e piatti su cui ogni invitato può lasciare un messaggio o la propria firma e agli sposi rimane un bel vaso d’arredamento (ovviamente se piace il genere…).
– un puzzle in bianco o il retro di un puzzle (per facilitare la ricomposizione del puzzle) in cui su ogni pezzo gli invitati possono lasciare il loro augurio. Alla fine il puzzle può essere ri-costruito e messo in casa come quadro. In questo caso anche il significato del fatto che “tanti pezzi differenti si incastrano e fanno una cosa sola” non mi dispiace in un’occasione come il matrimonio… Si può trasformare in puzzle anche una foto degli sposi; rimane dopo solo l’imbarazzo della scelta di quale lato mostrare e appendere anche se in commercio esistono cornici “double face”!
– i mattoncini del gioco Jenga: anche in questo caso i messaggi vengono lasciati su un oggetto “vivo” che, nel momento in cui tornerà in mano agli sposi, porterà tutti i messaggi lasciati dagli amici.
Anche per questi guest book non bisogna dimenticare di mettere a disposizione tutto il materiale agli invitati (più biro che scrivano sulle superfici scelte, magari di tanti colori diversi se volete fare una cosa più colorata, …) e creare un angolo ad hoc dove possano “esprimersi” in modo comodo e agevole.
Visto? ci sono sempre nuove idee!!!
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